Anche nel 2023 continuerà ad essere determinante per andare in pensione, il tipo di lavoro svolto. Infatti ci sono i lavori gravosi con la quota 41 o con l’Ape sociale, i lavori usuranti dello scivolo loro destinato. E per entrambe queste categorie, c’è anche uno sconto di qualche mese sull’età pensionabile vigente. Non sarà un grande vantaggio, ma resta comunque una possibilità concreta di anticipare la pensione. Infatti anche nel 2023, ci saranno lavoratori che riusciranno ad anticipare di 5 mesi la loro quiescenza. Con 30 anni di contributi la pensione nel 2023 arriva 5 mesi prima per determinati lavoratori. Ecco perché c’è questa possibilità e quali sono questi lavoratori.
Pensioni anticipate 2023, c’è…
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